• DSCN3265a
    DSCN3265

Sismica a riflessione

sismica riflessione esternaL’indagine sismica a riflessione superficiale è volta ad indagare profondità comprese fra un metro e 1000 metri mediante l’utilizzo di frequenze sismiche fra 50 e 1000 Hz. Il principio fisico utilizzato dalla metodologia, consiste nella riflessione parziale di energia delle onde elastiche al loro passaggio attraverso un piano di discontinuità di velocità sismica. L`energia riflessa sarà maggiore per contrasti di velocità più spiccati.

Questo metodo di indagine trova valide applicazioni in campo ingegneristico, ambientale e per ricerche idriche.

sismica riflessione internaConcetti generali e applicazioni

La sismica a riflessione è stata utilizzata in passato principalmente per le indagini petrolifere profonde ma nei primi anni ‘80, l`avvento di geofoni ad alta frequenza, dei sismografi digitali, nonché di computer veloci a basso costo, ha consentito sempre maggiori e più valide applicazioni. Le indagini di sismica a riflessione sfruttano le proprietà elastiche del terreno; ogni superficie che marca un passaggio litologico, sia essa di carattere stratigrafico o tettonico, rappresenta una discontinuità elastica in grado di riflettere parte dell'energia sismica, generata da una sorgente, che si propaga nel sottosuolo. I segnali riflessi vengono registrati in superficie da appositi sensori ed opportunamente elaborati. 

Modalità di esecuzione

La tecnica di prospezione è organizzata secondo il modello del profilo continuo che consente di seguire gli orizzonti riflettenti con continuità e molteplicità di copertura d'indagine. L'onda sismica provocata da un fucile sismico o dall'esplosivo si propaga nel sottosuolo ed è parzialmente riflessa verso la superficie, dalle discontinuità geologiche. Una sequenza di geofoni allineati in superficie consente di rilevare simultaneamente le forme d'onda sismica riflesse. Questa geometria di base viene spostata lungo l'allineamento dei geofoni di un passo geofonico, a ciascuna energizzazione. Questa procedura consente, quindi, di registrare più volte le informazioni provenienti dallo stesso riflettore in profondità. Oltre a poter disporre di una "copertura multipla", così procedendo, si ottiene un ulteriore vantaggio; le onde sismiche provenienti dallo stesso punto in profondità hanno seguito diversi percorsi caratterizzati da angoli di incidenza diversi. La somma delle tracce sismiche relative allo stesso punto in profondità sarà costruttiva solo se sarà fatta una scelta corretta relativamente al valore di velocità media del materiale sovrastante l'interfaccia riflettente. In tutti gli altri casi la media sarà distruttiva per il segnale riflesso. L'elaborazione numerica dei dati acquisiti secondo il modello descritto, consente quindi di evidenziare i riflettori solo a seguito di una corretta scelta di velocità che, naturalmente, corrisponde anche ad una definizione precisa di ubicazione in profondità (profondità=velocità media x tempo /2). La qualità dei dati ottenuti in fase di acquisizione, oltre che dalla qualità dei terreni, dipende in gran parte dai parametri di acquisizione scelti. Questa definizione è affidata all'esperienza dell'operatore o all'esecuzione di un profilo di test denominato "walkaway" realizzato allo scopo di saggiare le caratteristiche dei terreni e quindi consentire di scegliere le migliori geometrie e i migliori parametri di acquisizione.

 

Tags: Sismica a riflessione,